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Black double vinyl (33 rpm) in gatefold.
Sixth pressing 400 copies worldwide.
In a scene of countless carbon copies and soulless attempts to evoke the majesty of the ancient Swedish Black/Death Metal legacy, WATAIN stand alone solemnly. They are watching from the shadows, in genuine victorious sincerity.
These Satanic Swedes’ heavily sought after second release "Casus Luciferi" is finally available again! Initially released in a very limited quantity exclusively to the underground, the originals have been capturing large amounts at internet auctions. Now remastered, with a bonus track and all new artwork, the copies of this evil album are sure to disappear into a cloud of smoke from store shelves.
South-American (Argentina) edition, released by ICARUS Music. Please note, this is an officially licensed edition, not a Russian bootleg
https://icarusmusicstore.com/
· 3rd full-lenght album from FURIA!
· extremely potent black metal with excellent musicianship and a lot of originality, cold, sinister, mournful, angry, melancholic...
· perfectly built and crafted monolith of atmosphere, cold hatred, nothingness, whirlwind of icy melodic riffing, blasting drums and evil, agonizing vocals!
· released as jewel case CD with 10 panel inlay
in negozio dal 15 Gennaio // available on 15.01.2013
Grandioso esordio per questo progetto francese, di scuola Deathspell Omega, Darkspace, Blut Aus Nord!
Ascolta su YouTube
Part three "Unson" contains cover songs (published on special editions of Besatt releases or unpublished). Limited to 666 copies.
Terza parte della trilogia...
1. Gorgoroth (Gorgoroth cover)
2. Tormentor (Kreator cover)
3. To Walk the Infernal Fields (Darkthrone cover)
4. The Sign of Evil Existence (Rotting Christ cover)
5. Spell of Destruction (Burzum cover)
6. Czarne zaste;py (Kat cover)
7. IX (Bulldozer cover)
8. Sacrificial Suicide (Deicide
Mighty Blackened Death Metal with members of Infernal War, Nuclear Vomit, Voidhanger, Massemord, Ulcer Uterus.
Expect no Mercy! Just pure Hell & Poison!
Post-black metal imperniato sul concetto di nullità dell’uomo rispetto all’eternità della Natura (un must filosofico del genere), particolarmente efficace nel contrasto tra momenti più atmosferici e affondi più furiosi, frammezzati a volte da sample vocali dal sapore horror/apocalittico, come nell’ouverture della prima traccia, “Glotun”. Il lato più black dei Dynfari è raw, diretto ed epico come quello dei Sacri Padri della Seconda Ondata: Darkthrone, Mayhem e Burzum. Quando il passo rallenta, e magari l’arpeggio flangerato (“Eilifò”) o una sequenza minimale di synth lo scandiscono (“Hjiartmyrkvi”), decisi miasmi funeral si levano nell’aere, trasportandoci dalle parti dei primi Skepticism o di Xasthur.
La reale qualità del disco, ad ogni buon conto, mi sembra risiedere – oltre che in un sapiente controllo delle dinamiche dei e tra i pezzi – in una certa fortunata naivetè del tutto, dalla registrazione alla copertina, al logo e alle foto (tipo teenager metallari in posa davanti a lastroni di ghiaccio, fantastici), che riesce a donare una freschezza abbastanza rara in questi affollatissimi approdi musicali.
(...) La spietata brutalità con cui gli Incantation alternano porzioni rallentate e accelerazioni di ferocia unica (“Ascend Into The Eternal”), l’oscuro messaggio contenuto in note dal sound funereo (“Legion Of Dis”), la forza epica delle aperture armoniche (“The Hellions Genesis”)… sono questi elementi che miscelati nel modo corretto mettono la band al di sopra di ogni possibile biasimo. Semplicemente gli Incantation possiedono un sound classico, inimitabile e distinguibile, e quando, come in questo caso, riescono a coniugarlo con la qualità del songwriting, rimangano tra le migliori band dell’intero panorama death metal. (Estratto da recensione di Riccardo Manazza, Metallus.it)